spettacolo

Calderòn

di Pier Paolo Pasolini

con
Maria Laila Fernandez, Clio Cipolletta, Andrea Renzi, Francesco Maria Cordella, Luigi Bignone e la partecipazione filmata di Anna Bonaiuto

regia
Francesco Saponaro

scene
Lino Fiorito

costumi
Ortensia De Francesco

luci
Cesare Accetta

suono
Daghi Rondanini

foto di scena
Laura Micciarelli

una produzione
Teatri Uniti in collaborazione con Università della Calabria - 2016

Calderón, primo lavoro teatrale di Pier Paolo Pasolini che si ispira a La vida es sueño di Pedro Calderón de La Barca, ambienta l’azione nella Spagna franchista del 1967, correlativo oggettivo del nostro presente, consegnato dalla storia al crollo definitivo dei sogni e delle utopie. A fare da sfondo alla vicenda è il capolavoro di Velázquez Las Meninas, dipinto prepotente e ambiguo, che rimanda al profondo rapporto dell'autore con le arti figurative.

Calderón è un dramma pervaso dal rapporto feroce tra individuo e potere, dal dubbio e dallo smarrimento, in una costante alternanza fra realtà e allucinazione. Un copione sovversivo che scompagina le regole del teatro convenzionale borghese, con una complessità linguistica che spazia dalla pittura alla psicoanalisi, dove il sogno si rivela “viaggio persecutorio” che trasporta Rosaura, dapprima ricca aristocratica, poi prostituta, infine piccolo borghese, attraverso identità e contesti sociali diversi. La grande forza intellettuale di Pasolini è quella di avere riferimenti altissimi ed essere, allo stesso tempo, uno spirito innamorato della vita, disperata e plebea, che in quest'allestimento trova il suo vigore pulsionale nell'innesto idiomatico tra castigliano e dialetto napoletano.

È questa moltiplicazione di segni e trasversalità dei linguaggi - che continua ad attraversare il mio lavoro con Teatri Uniti - ad affascinarmi, perché porta a fare i conti con i riferimenti espressivi di cui è carica l'intera poetica di Pasolini e a spingere la messa in scena sul versante del dialogo tra cinema e teatro, passando dalla vertigine del flamenco come danza di libertà.     

Francesco Saponaro

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